Smartphone e social media: quali effetti sui bambini?

La SIP (Società Italiana di Pediatria) ha analizzato 68 studi condotti negli ultimi 18 anni (2004-2022) per valutare un’eventuale correlazione tra l’aumentare dei casi di depressione nei bambini e l’uso sempre più massiccio di smartphone e social network. 

Dall’analisi di queste ricerche (International Journal of Environmental research of Public Healt 2022, 19, 9960) è emerso che non solo con l’aumentare dell’uso dei social c’è un aumento dei sintomi depressivi, ma che l’alta esposizione di bambini e ragazzi a pubblicità legate a cibo spazzatura, immagini pro anoressia (o “corpo perfetto”) e cyberbullismo rendono i nostri giovani più a rischio di sviluppare disturbi nella sfera alimentare, sessuale e fisica.

Il consigliere Nazionale SIP, Rino Agostiniani, afferma che non è ancora del tutto chiaro se sia l’eccessivo uso dei social a portare maggior depressione o se le persone con una tendenza depressiva cerchino maggiormente i social, cosa che comunque potrebbe essere come un cane che si morde la coda e creare un circolo vizioso.

Smartphone: l’effetto su bambini e ragazzi

Quello che però emerge con chiarezza è che più tempo i giovani trascorrono sui social più alti sono i livelli di depressione segnalati. 

Di fatto, negli ultimi anni si denota un aumento nei bambini e giovani di vari disturbi mentali quali tra i primi depressione e ansia.

Lo sviluppo dell’uso degli smartphone ha ridotto notevolmente i contatti fisici, gli spazi di incontro reali e la socializzazione vera.

I social non hanno portato solo allo sviluppo di una maggior presenza di casi di depressione nei giovani ma anche ad altri tipi di disturbi tra i quali disturbi dell’alimentazione, cyberbullismo (come già detto precedentemente), disturbi del sonno, ansia, dispercezione della propria immagine corporea, varie forme di dipendenze, problemi nella sfera relazionale e sessuale, ridotta attività fisica e cefalea.

Cosa possiamo fare noi come adulti educanti e genitori?

Innanzitutto iniziare il più tardi possibile ad esporre i nostri bambini a tablet e cellulari.

In secondo luogo, possiamo ridurre notevolmente il tempo che i bambini e adolescenti passano sullo smartphone, soprattutto se lontano dalla nostra supervisione.

Infine possiamo coltivare la passione per sport e attività fisica e favorire momenti di condivisione e relazione reale con altri familiari e amici.

Si dice che una goccia non fa il mare, ma un insieme di gocce può sicuramente farlo.

Prova ad essere anche tu una piccola goccia del mare e nel tuo piccolo crea un futuro e una società migliore per i nostri bambini.

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Veronica Rosati

Sono una psicologa dello sviluppo dell’educazione e laureata in educatore professionale. Sono docente ad un master sulla metodologia Montessoriana con più di 15 anni di esperienza lavorativa nel campo psicopedagogico. Sui social aiuto le famiglie a sentirsi meno sole, offrendo informazione, formazione e supporto.

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