4 attività montessoriane da provare a casa in estate

L’estate, con la calura e le lunghe giornate all’aperto, è la stagione perfetta per buttarci e provare a casa stupende attività montessoriane che prevedono l’uso dell’acqua.

Ve le godrete ancora di più se proposte in giardino, dove eventuali schizzi e allagamenti non saranno un problema e potrete godervi in tutta serenità genuini momenti di gioco (e apprendimento) in famiglia.

Lavare e stendere i panni

Età: dai 24 mesi.
Materiale occorrente:Solitamente si usa un lavatoio su cui è fissato un ripiano in legno inclinato e una bacinella di plastica.

A casa ci si può organizzare con un catino da bucato e un tagliere da cucina.

Su una panchetta o un tavolino vicino al lavatoio preparate: un grembiule cerato, una brocca con manico, una spugna su un piattino, un portasapone con un pezzo di sapone da bucato, una cesta dei panni sporchi, una bacinella vuota per i panni puliti, un cestino contenente le mollette da bucato.

Preparate uno stendibiancheria, con appeso un sacchetto o altro contenitore con le mollette.

Come si svolge: Se lo desidera, far indossare il grembiule cerato al bambino.

“Andiamo a prendere l’acqua tiepida”: prendete la brocca, afferrandola con la mano destra per il manico e sostenendola con la mano sinistra alla base, e andate a riempirla di acqua.

Versate poi l’acqua nella bacinella. Prendete un panno e immergertelo, lasciatelo un po’ ammollo, poi tiratelo fuori dall’acqua e stendetelo sul piano inclinato del lavatoio (o il vostro tagliere).

Prendere il sapone e passatelo sul panno, con movimenti lenti e misurati dall’alto in basso e da sinistra a destra, tenendo con una mano il sapone e con I’ altra il panno in alto.

Prendere un lembo in basso del panno e portatelo verso l’alto, strofinando dall’alto in basso. Immergete di nuovo il panno e sciacquatelo.

Una volta lavato e strizzato si può stendere utilizzando, se non avete uno stendino a misura di bambino, le stendino di casa o una seggiolina.

Lavare i vetri

Età: dai 20-24 mesi.
Materiale occorrente: grembiule cerato, un cestino con uno spruzzino e un panno per asciugare.

Come si svolge: “Vieni a vedere questo vetro: è sporco, perché non lo puliamo?”
Andare a prendere il grembiule cerato e indossarlo.

Prendere con due mani il cestino con lo spruzzino e lo straccio e portarlo vicino al vetro da pulire.

Sollevare lo spruzzino: la mano destra afferra il manico e la leva, estendendo le dita ed il pollice. La mano sinistra sorregge la base. “Questo è uno spruzzino”.

Portare lo spruzzino all’altezza della zona da pulire e premere 2-3 volte sulla leva con le quattro dita della mano destra. Appoggiare lo spruzzino nel cestino.

Prendere il panno e passarlo da sinistra a destra sulla superficie del vetro bagnato.
Osservare la superficie che si asciuga.

“Adesso tu”: invitare il bambino a proseguire il lavoro.

Innaffiare e pulire una pianta

Età: dai 24 mesi
Materiale occorrente: una pianta in vaso, un piccolo innaffiatoio e un cestino con un panno morbido.

Come si svolge: “Prendiamoci cura di questa pianta.”

Invitare il bambino, se è in grado di farlo, a prendere il vaso con la pianta, sorreggendolo ai due lati con entrambe le mani aperte e le cinque dita vicine, e a portarla al tavolino, accompagnandolo.

Prendere l’innaffiatoio, con la mano destra sul manico e la mano sinistra che lo sorregge dalla base.
Riempire l’innaffiatoio dell’acqua necessaria per bagnare la pianta e trasportarlo nuovamente vicino al tavolo di lavoro.

Scostare un poco le foglie alla base della pianta per osservare la terra.

“È proprio secca, la innaffiamo?” Sollevare l’innaffiatoio e, molto lentamente, versare un poco di acqua sul terriccio.

“Ora le puliamo le foglie”. Andare a prendere il panno dal suo cestino e portarlo al tavolo di lavoro.

Con la mano sinistra sostenere delicatamente una foglia della pianta, con la mano destra fare delle lievi passate con il panno, partendo dal gambo della foglia verso la punta, per spolverarla.

“Adesso tu”. Lasciare che il bambino esplori il materiale e si dedichi all’attività.

Cura della bambola

Materiale occorrente: grembiule cerato, tavolo di appoggio con una bacinella, brocca con manico, una bambola, spugna su un piattino, portasapone con saponetta, asciugamano, cesto per i panni sporchi e cambio di vestitini/pannolino per la bambola. Un secchio per raccogliere l’acqua sporca.

Come si svolge:
“Prendiamoci cura della bambola”. Indossare il grembiule cerato.
“Andiamo a prendere l’acqua tiepida”: prendere la brocca, afferrandola con la mano destra per il manico e sostenendola con la mano sinistra alla base, e andare a riempirla di acqua, facendosi aiutare nel trasporto dal bambino, se lo desidera.

Versare poi metà dell’acqua nella bacinella. Riporre la brocca sotto al tavolino. Aprire l’asciugamano sul tavolo.

Andare a prendere la bambola e portarla al tavolo, appoggiandola sull’asciugamano steso.
“La vogliamo spogliare per farle il bagnetto?” Spogliarla e mettere i panni sporchi nel cesto apposito.

“È proprio ora di fare un bagnetto”. Prendere in braccio la bambola e immergerla pian piano, partendo dai piedi e poi via via tutto il corpo, fino a metterla seduta nella bacinella.

Sostenerla con una mano usando la mano libera per bagnarla con l’acqua.
Prendere il sapone e insaponarla, compresi i capelli, nominando di volta in volta le parti del corpo.

Prendere la spugna, immergerla nell’acqua e sciacquare delicatamente e con movimenti lenti e dolci la bambola. Sempre con delicatezza, tirare fuori la bambola dalla bacinella e poggiarla sull’asciugamano.

Avvolgerla e asciugarla bene, eventualmente nominando ancora le parti del corpo se il bambino
mostra interesse.

“Ora possiamo rivestirla”: mettere il pannolino, se a disposizione, prendere gli abiti puliti e rivestire la bambola. “Adesso è pronta per la nanna”: riportare la bambola nel suo lettino.

Scopo di queste attività: imparare ad aver cura del proprio ambiente e delle proprie cose, sviluppare la concentrazione e favorire l’indipendenza, allenare la coordinazione dei movimenti, esplorazione sensoriale e funzionale di oggetti di vita quotidiana.

Importante: il riordino fa parte dell’attività! Terminato il lavoro, invitate il bambino a riporre gli oggetti utilizzati offrendogli il vostro aiuto, se necessario.

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Gaia Giambellini

Sono un’insegnante di scuola dell’infanzia, laureata in Scienze della Formazione Primaria. Ho cominciato a lavorare nella scuola statale prima come supplente, esperienza che mi ha permesso di confrontarmi e conoscere numerosissime realtà, poi come insegnante di ruolo. Nel 2017 ho conseguito un diploma di specializzazione nel metodo Montessori con la FMI e da quel momento non ho mai smesso di studiare e interessarmi al metodo. Il mio grande desiderio è portare “un po’ di Montessori” nelle scuole tradizionali, così che tutti i bambini e le bambine ne possano godere.

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