Se non hai mai sentito parlare del Kamishibai, sappi che è normale, questo teatrino infatti arriva dall’oriente.
Ma che cos’è il Kamishibai?
È una tecnica narrativa giapponese che unisce la magia del racconto orale con illustrazioni colorate e accattivanti. In pratica, è un piccolo teatrino portatile di legno, chiamato ‘butai’, dentro cui si infilano delle tavole illustrate.
Ogni tavola ha un disegno sul davanti e il testo della storia sul retro, così chi racconta può leggere mentre il pubblico ammira le immagini.
Un po’ di storia
In oriente venivano montati sulle biciclette e portati nei parchi o nelle piazze, dove si attirava la gente ad ascoltare storie, che però non erano mai complete. In questo modo si dava appuntamento alla volta successiva e ci si assicurava sempre il pubblico.
Oggigiorno non è più molto utilizzato, ma questa tecnica è stata portata in Italia dall’associazione Kamishibai Italia.
Come si usa?
Usarlo è semplice e divertente. Si inizia scegliendo una storia, solitamente breve e strutturata in modo chiaro, con illustrazioni ben definite. Si inseriscono le tavole nel ‘butai’ e si apre lo sportellino frontale, come se si stesse alzando il sipario. Chi racconta legge il testo, cambiando tavola dopo tavola, per svelare il proseguimento della trama.
Il Kamishibai è perfetto per catturare l’attenzione di bambini e adulti: il ritmo narrativo, le immagini vivaci e l’atmosfera intima lo rendono ideale per scuole, biblioteche o serate in famiglia. Puoi anche creare le tue storie, trasformandoti in narratore e artista!
Insomma, posso dire che è un’esperienza coinvolgente che trasforma ogni racconto in un piccolo spettacolo che lascia le persone incantate.