Un pdf contenente il materiale didattico sull’anatomia della tartaruga marina, realizzato seguendo il metodo Montessori.
Maria Montessori è stata una delle prime ad accorgersi del bisogno del bambino di conoscere la natura e farne esperienza diretta.
Molto prima della nascita delle scuole nel bosco e di tutti i libri sull’importanza per i bambini del contatto con la natura, la Montessori scrisse che «il bambino ha bisogno di vivere naturalmente e non soltanto di conoscere la natura».
Il gioco all’aperto e le camminate in mezzo al verde sono addirittura in grado di rafforzare il sistema immunitario e migliorare la salute mentale. Oggigiorno però non sempre è possibile fare quotidianamente passeggiate nei boschi, perché viviamo in città con pochi spazi verdi.
È nostro compito cercare di far trascorrere ai nostri figli più tempo possibile a contatto con la natura e stimolare la loro naturale curiosità per essa.
Poiché loro sono degli ottimi osservatori, bisognerebbe dar loro l’opportunità di vedere da vicino il ciclo di una pianta, sviluppando così la loro intelligenza naturalistica.
Un’idea può essere quella di creare per loro un angolo dedicato alla natura. Possiamo disporre su un vassoio degli elementi naturali (come foglie, fiori, frutta secca, conchiglie, minerali…) con una lente d’ingrandimento affinché li possano osservare più da vicino.
Oppure possiamo piantare insieme una piantina, annaffiarla quotidianamente e vederla crescere.
Anatomia della tartaruga secondo il metodo Montessori
Si può allestire un angolo dedicato alla natura mettendo su un tavolino o un mobile un vassoio contenente una ghianda, una foglia secca, o una piantina insieme alla scheda sul ciclo di vita della piante con le relative nomenclature.
All’interno del file si trova una scheda di dimensione A4 che rappresenta l’anatomia della tartaruga e 16 carte delle nomenclature (8 carte parlate e 8 carte mute con relativi cartellini da abbinare).
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