In questo articolo vedremo insieme come funziona la percezione dei colori e qual è l’utilizzo delle spolette dei colori Montessori.
Il colore può sembrare un elemento arbitrario della nostra vita, e sicuramente permea le nostre esistenze dall’alba dell’uomo, ma lo sapete che il colore non è percepito nello stesso modo in tutto il mondo?
Spolette dei colori Montessori e percezione dei colori
In alcune culture, infatti, la percezione e la denominazione di colori varia da un minimo di 2 ad un massimo di 11.
La lingua quindi arbitrariamente definisce il mondo e le percezioni su di esso. Il sistema di colori procede così in sequenza di percezione/linguaggio: bianco-nero, rosso, giallo-verde, blu, marrone, viola-rosa-grigio-arancione.
In una lingua che percepisce e denomina due colori quindi avrà una netta separazione bianco-nero, indicando con bianco tutti i colori chiari e con nero tutti i colori scuri.
Ma quando iniziamo a percepire e quindi a distinguere i colori?
I colori così detti primari (rosso, giallo, blu) vengono inizialmente riconosciuti verso i due anni, e via via che passa il tempo, verso i tre anni si riescono a categorizzare i colori secondari.
Un materiale molto utilizzato nelle Case dei Bambini è la scatola delle spolette di colori. Inizialmente, in questa fascia di età, si presenta la prima scatola dei colori, contenente appunto due spolette per ciascun colore primario (rosso, giallo e blu).
La lezione Montessori in tre tempi non viene ancora utilizzata per questo tipo di materiale.
Come presentare le spolette dei colori secondo il metodo Montessori
Si procede quindi a distribuire ordinatamente le tre coppie di colori sulla superficie per poi posizionare separatamente una spoletta a piacere, nominando il colore ed invitate il bambino a trovare la spoletta corrispondente della coppia.
Quando l’avrà trovata, potrete disporle vicine in modo ordinato. Si può proseguire così per tutti e tre.
Un secondo modo di utilizzo si può fare quando il bambino avrà abbastanza dimestichezza con la
memorizzazione linguistica dei nomi dei colori e dell’aspetto cognitivo che quella parola “rosso” non indica l’oggetto ma il colore e di conseguenza capisce che tutti gli oggetti di quel colore sono “rossi”.
Si inizia così l’appaiamento non più della coppia di spolette ma di oggetti che appartengono alla categoria colore.
Si può quindi predisporre su un piano alcuni oggetti (meglio tinta unita) dei tre colori primari e le spolette e chiedere come già detto prima l’appaiamento.
Successivamente si potrà procedere con le spolette dei colori secondari e infine con la scatola delle gradazioni di colori.
Maria Montessori si era accorta che lavorando con questo metodo e con questi materiali anche bambini piccoli come quelli delle Case dei Bambini dedicavano molta attenzione e concentrazione a queste attività solo all’apparenza semplici, ma che racchiudono i principi per ordinare il mondo che ci circonda.
Dove posso trovare le spolette dei colori?
Una proposta di prima scatola dei colori la potete trovare nel mio shop online.