Quando si diventa genitori, fin dai primi momenti, ci si sente responsabili per la nuova vita.
I neo genitori iniziano a pensare a cosa faranno, preparano la casa, pensano a come sarà la vita con una creatura da crescere.
Fantasticare e idealizzare fa parte del desiderio di dare il meglio di noi stessi e creare un futuro perfetto per noi e per il bambino che arriva.
Dare il buon esempio come genitori
La funzione di esempio che noi diamo ai nostri figli è una delle parti fondamentali dell’educazione.
Ma chi è in realtà pronto per questa enorme responsabilità? L’idea di essere di esempio fa nascere pensieri e dubbi che mettono papà e mamma in una condizione di ansia da prestazione.
Diventa molto difficile pensare di poter essere modelli di perfezione tali che i bambini possano, attraverso il nostro modello, essere il bambino “ideale” che abbiamo immaginato e auspicato.
Ciò che come genitori ma soprattutto come persone dovremmo fare è essere sinceri.
La sincerità dei nostri sentimenti, la sincerità di ammettere i nostri limiti e le nostre paure, la sincerità di provare emozioni e sentimenti che pervadono i nostri cuori.
Così lo vizi
In tempi passati, quando nasceva un bambino, si era soliti pensare che la piccola creatura avesse “solo” bisogno di mangiare e dormire. Soddisfatti i bisogni fisiologici non avrebbe avuto bisogno di altro.
Ora le conoscenze sono molto più approfondite e vari studiosi, come John Bowlby, psicologo e psicoanalista britannico, nel 1969 formulò la “teoria dell’attaccamento”.
Il bambino ha bisogno della “base sicura” di mamma e papà da cui prendere tutta la sicurezza di cui ha bisogno per poi iniziare ad esplorare e crescere in autonomia.
I cosiddetti “vizi” come lo stare in braccio, avere un pupazzo preferito, utilizzare il ciuccio sono fondamentali per la sua crescita.
“Bisogna credere a tutto il bene che sta nascosto nel bambino e prepararsi a riconoscerlo con cura e amore; solo così saremo in grado di saperlo giustamente apprezzare.”
(“Il bambino in famiglia”, Maria Montessori, ed. Garzanti, pag.102)
Educhiamo per il futuro
L’idea di educazione va sempre vista in prospettiva.
Mamma e papà hanno nel loro cuore le aspettative migliori per il loro bambino, proprio per questo, quando pensiamo all’educazione, dobbiamo impegnarci a costruire oggi per avere fondamenta stabili domani, nonostante le intemperie della vita.
Maria Montessori lascia nei suoi scritti delle frasi che esprimono a pieno questo concetto:
“Bisogna assecondare quanto più è possibile il desiderio di attività del bambino; non servirlo, ma educarlo all’indipendenza.”
(“Il bambino in famiglia”, Maria Montessori, ed. Garzanti, pag.106)